martedì 20 settembre 2016

WTD90T (Tarpon) Molix & Jack Fin.

Il wtd 90T di certo non è un artificiale di nuova concezione, ma è un piccolo wtd davvero molto interessante...
Quest' esca, proprio come la versione 150 è stata sviluppata e creata da Molix in collaborazione con Jack Fin un'azienda che si occupa di creare piccole opere d'arte, parlo di artificiali handmade davvero eccezionali.
Grazie a questa collaborazione si è potuto creare queste esche che sono sviluppate industrialmente per  poi essere lavorate a mano, in questo modo si è potuto ottenere sia i benefici della produzione seriale,  sia i benefici del lavoro artigianale sopratutto per quanto riguarda la bellezza e la cura dei dettagli.

Antonio Laporta con una splendida spigola
che non ha saputo resistere al fascino di
questo wtd.

Caratteristiche:

Peso: 10g
Lunghezza: 9cm
Queste sono le dimensioni di questo piccolo gioiellino, ma è fatto di un solido corpo in abs rafforzato ulteriormente da un armatura passante in acciaio inox "full wire".

Test e caratteristiche  in pesca:

In pesca ho avuto la fortuna di utilizzarlo su diversi predatori pelagici come: lecce, serra e lampughe.
Si è comportato egregiamente, le ancorette si sono dimostrate all'altezza di quest'esca.
I pesci serra sembrano gradire in particolar modo quest'esca, ma credo che un po' tutti i pesci l'apprezzano.

Il recupero di quest'esca risulta abbastanza semplice, merito della disposizione dei pesi e dello scafo. Anche recuperato con un azione da pensil mi ha permesso di catturare due bellissime lampughe da riva.
Ovviamente stiamo parlando di un esca di 9 grammi che risulterà più prestante con un attrezzatura consona a un esca di queste fattezze.






Alcune catture variegate delle varie specie di predatori
 che possiamo trovare sulle lungo le nostre spiagge.


I pesci serra adorano particolarmente
quest'esca tant'è che non aspettano il loro
turno per aboccare.

Considerazioni finali: 



Ho avuto modo di confrontarmi con molte persone che hanno usato questo wtd, sia pescatori di mare che d'acqua dolce dove è risultato molto appetibile sopratutto dai boccaloni.
Quindi credo di poter affermare che quest'esca potenzialmente sia catturante un po' su tutti i predatori,
Consiglio di usarla con canne ad azione fast con treccia di 15 lb, ovviamente si può usare e manovrare perfettamente anche con attrezzatura più potente, però per ovvie ragioni di peso con una canna proporzionata si possono avere solo benefici.

lunedì 1 agosto 2016

XXll Gara di pesca sportiva Scanzano Jonico ( IL REPORT)


Tradizione.

Quando parlo della gara di pesca di Scanzano Jonico ripeto sempre l'importanza della tradizione, voglio essere ripetitivo perché credo che le tradizioni raccontino la storia di un popolo, voglio essere ripetitivo perché è grazie alle tradizioni che si conserva una propria "identità territoriale" ma voglio essere ripetitivo perché questa gara racconta la storia di un gruppo di pescatori che diversi anni fa' hanno istituito un' associazione di pesca che vive ancora oggi; quindi credo che posso asserire che anche la gara racconta la storia di Scanzano Jonico.
Andare a pescare non è solo prendere pesce, ma è anche un modo di divertirsi con la famiglia e con gli altri, almeno così dovrebbe sempre essere,  l'associazione "Stella Maris" esiste da tanto ormai ed è fantastico vedere andare a pescare insieme diversi generazioni.


La tradizionale gara di Scanzano Jonico negli ultimi anni, purtroppo è seguita di meno rispetto a qualche tempo fa' per diverse ragioni, alcune legate  al numero di soci che sono diminuiti e altre legate a questa tecnica di pesca che viene praticata sempre meno.
E proprio per questi motivi che sono orgoglioso di chi ha partecipato; chi ha partecipato a questa gara l'ha fatto sopratutto per i principi sani che questa "competizione" vuole trasmettere; voglia di stare insieme, voglia di onorare la tradizione di Scanzano e sopratutto pescare per divertirsi.




Numeri della gara

Quest'anno hanno gareggiato 30 pescatori suddivisi in 12 imbarcazioni, sono stati pescati circa 40 kg di pesce totale (sgombri, lanzardi, sugarelli).
Sono stati premiati i primi 4 ed è stato premiato il pesce più grande.

*4 posto Il quarto posto è stato assegnato al team di Leonardo Salvatore (l'attuale presidente del circolo)
Totalizzando 1600 punti pro capite, in questo team ha partecipato e anche quest'anno a premio l'unica ragazza della gara, Katia Pellitta.
*3 posto è stato assegnato al team Gianciotta, (dove ero presente anch'io) e abbiamo totalizzato 1700 punti pro capite

I primi due posti sono stati confermati dagli specialisti del naccarello...

*2 Team Valluzzi totalizzando ben 4050 punti pro capite.

* 1 Il primo posto è stato assegnato, per la seconda volta di fila, al team Stasi con ben 5000 punti pro capite.

E stato premiato anche il pesce più grande, un sugarello di 259 grammi vinto dal team Torzella.




Ringraziamenti:


Grazie ai giudici di gara: Leonardo Aliano, Domenico Gianciotta; al presidente Mario Salvatore e a quanti hanno preso parte anche quest'anno a quest'evento.
I ringraziamenti vanno anche alle aziende che hanno finanziato l'evento:






L'appuntamento con la gara di pesca di Scanzano torna l'anno prossimo, ma probabilmente si pensa a qualche altro contest da natante qui' a Scanzano Jonico, rimanete in onda e buona pesca a tutti!!! :-)






lunedì 25 luglio 2016

XXll GARA DI PESCA SPORTIVA A SCANZANO JONICO (Domenica 31 Luglio 2016)

Uno dei motivi principali che spinge una persona a praticare la pesca sportiva è sicuramente il relazionarsi con gli altri pescatori; infatti la pesca è uno sport che se praticata in maniera sana è molto utile alla socializzazione.
Relazionarsi con un gruppo di persone unite da un fine comune è davvero molto bello anche se stiamo parlando di una gara "sociale".
Ci sono anche tantissimi altri motivi perché la pesca è molto amata e riscuote tanti consensi, ma la giornata del 31 vuole essere un giorno dedicato ai pescatori locali, una giornata che si ripete da 22 anni. 
Posso affermare a cuor leggero che la gara di pesca con i sabiki è ormai una tradizione Scanzanese, partecipare per noi appassionati pescatori diventa un appuntamento immancabile, personalmente non è una tecnica di pesca che pratico con assiduità, ma le sensazioni che provo in attesa di questa competizione sono davvero molto belle. 
L'anno scorso hanno partecipato 14 imbarcazioni e una quarantina di pescatori, quest'anno se ne contano di più. 
L'iscrizione è come sempre gratuita e ci sono in palio diverse attrezzature da pesca, il regolamento è molto semplice e lo potete leggere nella locandina.



Quindi credo che domenica sarà una grande giornata all'insegna: della pesca sportiva, dell'amicizia e di onorare una tradizione... la nostra tradizione! Ma anche per onorare la memoria di Mario Salvatore il nostro presidente del circolo Luna Rossa, scomparso poco più di un anno fa'.

Non ho altro da aggiungere, sabato sera non fate tardi perché domenica la sveglia suona presto,
in culo alla balena a tutti!!!




Questo è il report della passata edizione clicca QUI

domenica 14 febbraio 2016

Ritorno al fiume, dalla spigola al cavedano (spinning ultraleggero)

Negli ultimi anni si parla spesso di spinning ultraleggero, sono diverse le metodologie che si applicano su attrezzature di potenza di pochi grammi, basti pensare al light rock fishing o al trout area, che, negli ultimi anni riscuotono molto successo, questo anche perché sono tipologie di spinning molto divertenti.
Io adoro pescare con attrezzatura ultraleggera, ma mi piace pescare in fiumi e torrenti; uno dei primi pesci che non mi faceva dormire la notte quando ero bambino era il cavedano.
Andavo a pescarlo  in estate dai nonni in collina oppure al mio paese andavo con la bicicletta invece di fare i compiti su quell'odioso sussidiario che le maestre ci costringevano a comprare.
Ero poco più di un bambino, quei piccoli rotantini da 2.000 lire erano artificiali che custodivo gelosamente e tornavo sempre a casa bagnato per recuperarli da sopra gli alberi.
Quando vado a pescare nel fiume mi rilasso un sacco e sono consapevole di praticare una forma di spinning che posso affermare che fa' parte della storia alieutica italiana.



Il cavedano; conosciamolo meglio:


 Cavedano (squalius squalus) Questo è il nome latino del nostro cavedano il "cavedano italico", si è scoperto recentemente che questo differisce dal cavedano europeo (squallius cephalus), la differenza sostanziale sta' nel colore rossastro delle pinne ventrali e anali di quest'ultimo.
Questo pesce è molto diffuso in italia, questo perché si adatta a tante condizioni di corrente e riesce a tollerare sia la salinità dell'acqua e sia l'inquinamento, grazie a queste caratteristiche anche se la maturità sessuale arriva molto tardi (3-4 anni) non preoccupa per quanto riguarda la sua "conservazione" nelle nostre acque.


Di solito lo spinning ultraleggero è una prerogativa di chi pesca trote e cavedani nei torrenti, spesso (tranne in alcune zone) questa pesca avviene lontano dal mare. Però si può praticare anche a pochi km dal mare, ovviamente difficilmente troveremo trote (tranne alcune zone) ma si sostituiranno ad altri predatori come spigole o pesci serra (nei fiumi più grandi) ed in primavera ci si diverte con la risalita delle cheppie; quest'ultimi due predatori si affrontano meglio con attrezzatura un tantino più potente.
L'anello di congiunzione di tutto il fiume è appunto il nostro amato cavedano; un pesce di scarso valore alimentare, ma un pesce importante per la pesca sportiva, il cavedano è il pesce d'acqua dolce più pescato di tutta italia.

Ho voluto intitolare questo scritto "il ritorno al fiume"perché mi piacerebbe veder valorizzare quei tratti di fiume vicino al mare, perché vengono spesso snobbati (al sud italia). cosa che non accadeva 10/15 anni fa', quando il fiume era vivo di gente che scendevano per pescare i cefali o le anguille in primavera. Io ero un ragazzino, ma vivevo un atmosfera diversa, non riesco a spiegarlo a parole, ma più di qualcuno riuscirà a capirmi.
Ora invece, quando cammino lungo il mio fiume, vedo solo extracomunitari e molta sporcizia, con questo non voglio fare il razzista però era tutto più bello se si tornava ad apprezzare i nostri fiumi, sono una risorsa che abbiamo sotto casa che molti ignorano le possibilità; di divertimento e di catture!

La pesca a spinning: 


Nei fiumi lucani, pescando ultraleggero, affronteremo la nostra battuta di pesca con attrezzature simili a quelle che usiamo per pescare le trote, fondamentalmente non è molto difficile questa pesca,  lanceremo le nostre esche dove pensiamo che stazionino i predatori.
Da premettere che quest'anno è un eccezione, si sono riscontrate temperature quasi primaverili, perciò mi è stato possibile pescare in condizioni che di solito le ritrovo ad aprile/maggio.



L'azione di pesca è la classica per questa tecnica, nei piccoli fiumi si tenderà a pescare vicino a buche o a zone dove i pesci trovano riparo, in zone con poca corrente, nei periodi più freddi preferiremo piccoli minnow, che faremo lavorare verso il fondo per quando riguarda il cavedano, per le spigole, invece, dobbiamo tenere sempre presente il concetto che io reputo una delle "chiavi" per insidiarla...
Ovvero; dovremo far lavorare la nostra esca dove la spigola può predarla con meno dispendio di energie e ovviamente dove la preda trova difficoltà nell'occultarsi o muoversi.
Quindi;  ridosso di uno scalino, in un cambio di corrente dopo un raschio, in una zona torbida del fiume... per citare qualche situazione.
Ci sono anche situazioni quando con l'alta marea, branchi di sardella entrano nel fiume spinti dalla corrente, oppure il fiume e pieno di avanotti di cefali o altre specie stanziali,  molti serra entrano con arroganza per predare come se non ci fosse un domani, in questo caso piccoli jerk ci fanno divertire non poco, ma questa è un altra storia...
Nei tratti di fiume a carattere più torrentizio i piccoli rotantini rimangono delle esche molto catturanti, un esca di reazione classicissima ma sempre efficienti.



















Ho pescato con: 


Skirmjan Trout hunter MSK-T-70ML            
Ho scelto questa canna perché rappresenta un ottimo compromesso per gestire esche di tipologia diversa, e si può utilizzare in torrenti e piccoli fiumi con caratteristiche diverse, inoltre  tutta la serie trout hunter è contraddistinta da un azione più fast rispetto alle canne di vecchia concezione, questo ci dà una mano nell'uso di esche siliconiche, precisione di lancio e reattività in fase di jerking...
Io credo che questa canna sia una delle canne più versatili per questa tipologia di spinning.


Sotto la skirm, ho montato un mulinello di taglia 2000 e come filo ho usato la treccia  9 lb,(ultra light game di Molix)  ho preferito non scendere tanto con la treccia, perché volevo più sicurezza nel caso di pesci importanti.

Terminale: Fluorocoated Molix 0.21

Le catture sono state effettuate con i classici rotantini martin (2,3,4,) audace 55 (Molix) e t-jerk 80 (Molix)


Conclusioni:



 L'intendo principale di questo scritto è di far conoscere le possibilità di un corso d'acqua, questo per poterlo valorizzare e per aumentare il bagaglio tecnico di ognuno di noi, queste parole per molti pescatori sono scontate, per altri però, possono essere uno spunto per fare esperienze nuove; i pescatori di mare, di solito guardano il mare per capire come poter catturare un pesce, ma a volte per catturare la tanto agognata spigola o semplicemente per divertirsi basta voltarsi per trovare un nuovo mondo, un mondo, magari un tantino più banale rispetto al mare, ma sicuramente un nuovo libro infinito da dove imparare. Peace&love&buonapesca!
















mercoledì 25 novembre 2015

Recensioni novità esche Molix 2015 per il mare.

Da questa primavera utilizzo le nuove esche Molix, ho deciso di recensirle dopo averle usate sul campo, questo per poter avere una visione più completa.
Le mie parole sono impressioni personali frutto di sessioni di pesca effettuate lungo la costa e il mare del Metapontino (mar Jonio).
Tengo a sottolineare il luogo di pesca perché così posso dare le mie impressioni sulle esche messe a confronto con pesci pescati in spot accessibili a tutti.

JUGULO JERK 180 LC

Il mercato è pieno di artificiali per la pesca e negli ultimi 5/6 anni la categoria dei long jerk è stata invasa da tantissime esche di case diverse, certamente sono tante le esche valide ed io non voglio asserire che il nuovo Jugulo Jerk sia il top dei jerk,  semplicemente il JJ è un Jerk che si differenzia per alcune caratteristiche che lo rendono molto interessante.
Una cosa molto interessante di questo jerk è la grande resistenza all'usura, infatti le colorazioni sono molto resistenti; credo che le colorazioni dello JJ siano molto più resistenti della media di molti jerk in commercio.
Un'altra cosa che mi ha colpito di quest'esca è il suo nuoto, davvero molto bello e sinuoso, questo grazie alla sua forma ma sopratutto alla forma  e all'angolazione della paletta che non solo permette un nuoto estremamente realistico dell'artificiale, ma determina una minor resistenza in fase di recupero, infatti non vi sembrerà di recuperare un esca di 30g.
Con il sistema di pesi interni DLS (Dynamic Load System) il JJ raggiunge distanze incredibili ed è molto preciso in presenza di forte vento laterale.
Perfetto in acque con forti correnti rimane in assetto anche ad alte velocità, io non ho ancora preso una spigola, ma sono convinto che con queste caratteristiche può dimostrarsi un esca molto interessante per questo predatore, tuttavia in attesa della regina si è dimostrato efficacissimo su pesci serra e altri pesci pelagici.



SJM100


Sjm100 è il nuovo jerk minnow di casa Molix, caratterizzato da un nuoto molto accentuato sia nel rollong che nel wobbling, però i suoi movimenti risultano molto aggraziati e mantengono egregiamente la forte corrente rendendo quest'esca una vera chicca per la pesca alla spigola, purtroppo attendo ancora un bella scaduta per usarlo su spigole, ma è piaciuto a serra e ad altri predatori costieri.
Oltre a queste caratteristiche la paletta è molto resistente e questo rende il sjm molto affidabile e durevole su fondali rocciosi.








JM100

Jig Minnow (JM) Non c'è molta fantasia nel nome di quest'esca, forse perché non c'erano idee o semplicemente perché quest'esca non è un Jig Minnow, bensì quest'esca è IL Jig Minnow... 
Sono rimasto molto colpito da quest'esca, credo fortemente che il JM sia un di quelle esche appartenenti alla categoria " immancabile nella cassettina", molti descrivono quest'esca semplicemente come un "esca da mangianza", ma se ci fermiamo un attimo d usarla o osservarla capiamo che è molto di più..
Come altre esche Molix il JM è pescante anche in fase di non recupero, infatti in caduta simula un pesce che nuota verso il fondo, recuperato lineare ha un rolling molto accentuato, jerkandolo compierà sbandate ampie e irregolari.
In pesca si è dimostrato ottimo sui tonni in mangianza, ha risolto giornate difficili dove i tonni condizionati dal piccolo foraggio snobbavano stick bait o esche più voluminose.
Trainato piace molto ai pesci spada, questo grazie al suo movimento sul recupero lineare.







JUGULO FAST SINKING


Ho la convinzione che il Jugulo Casting è il miglior jig per lo spinning in commercio, o meglio è il miglior jig che io abbia mai usato.
Prestante e versatile in tutte le sue misure si è sempre dimostrato efficace con tutti i predatori di fw e sw.
Andando a lavorare sulla siluette, la Molix ha creato il nuovo Jugulo fs, dopo 6 mesi di utilizzo assiduo e dopo aver ascoltato le esperienze di altri pescatori, posso affermare in tutta tranquillità che questo jig non è da meno del fratello più anziano.

Questo nuovo jig, grazie alla forma estremamente aereo dinamica ha una lanciabilità eccezionale, se usato a light vertical dalla barca risulta molto adescante anche in presenza di molta corrente, questo perché raggiunge la profondità desiderata più rapidamente rispetto ad altri jig di egual misura ma anche perché in azione di jerking veloce "sfarfalla" tantissimo senza far accavallare l'ancoretta sulla lenza.Usato da riva è risultato catturante anche recuperato lineare perché (sempre grazie alla sua particolare forma) fa' uno scodinzolio davvero aggraziato, ovviamente è un esca diversa dello jugulo classico; il jugulo fs trova spazio dove le condizioni marine ci richiedono di usare un esca molto prestante e capace di raggiungere nel minor tempo possibile la fascia d'acqua desiderata; tutti i predatori ne vanno matti! 
















Per informazioni tecniche più approfondite sugli artificiali Molix visita il sito ufficiale...
Clicca ---> QUI<---

martedì 29 settembre 2015

Pesca della seppia con le totanare


La pesca con le totanare (sopratutto per seppie e polipi) è una pesca che esiste da tantissimi anni, negli ultimi anni però il mercato giapponese ci ha aiutato parecchio mettendo sul mercato attrezzature dedicate sempre più innovative; la pesca dei cefalopodi viene chiamata "eging game" ma ho voluto intitolare questo articolo diversamente, perché pescare con le totanare sul fondo è una tecnica che appartiene alla tradizione del nostro mare, anche se i giapponesi hanno messo appunto questa tecnica inventando le totanare... insomma è una sorta di eging primitivo.

la seppie: 

La seppia comune mediterranea è un mollusco cefalopode, che può arrivare a 30/40 cm e può superare i 2 kg di peso, può vivere in casi eccezionali fino a 2 anni e si nutre di tutte le sostanze organiche animali presenti nel mare.
E' molto apprezzata in cucina ed è molto ricercata anche dai pescatori professionisti.

Pesca della seppia: 

Dopo questa brevissima introduzione, parliamo della pesca vera e propria; pescare le seppie da riva è molto rilassante, questo perché è una pesca molto lenta e si pratica in condizione di mare calmo.
Infatti è l'alternativa perfetta per gli spinner, perché di solito con il mare forza olio la pesca delle seppie è l'unica alternativa per pescare con gli artificiali, e si può praticare a tutte le ore.
l'azione di pesca consiste nel lanciare a totanara e recuperarla lentamente facendola strisciare sul fondo, il recupero, come già detto. deve essere molto lento, si può anche jerkare il gamberone, questo renderà la nostra esca più individuabile, le modalità di jerkata sono dettate da tanti fattori che possono essere le correnti oppure il fondale dove stiamo pescando.
Quando la seppia attacca la nostra totanara, bisogna ferrarla non troppo violentemente e la tireremo di peso con un recupero regolare e non troppo allegro.
Capita che la seppia si stacchi durante il recupero, basta fermarsi appena molla e aspettare qualche secondo, tre volte su quattro la seppia attaccherà di nuovo la nostra esca.




L'importanza dei colori: 


Non so' spiegarlo scientificamente ma la seppia in base alle condizioni meteomarine, fa' molta selezione tra i colori, se peschiamo dalla barca, si può risolvere questo problema utilizzando una serie di gamberoni di forme e colori diversi; da riva invece peschiamo solo con una totanara...
Ed io uso un piccolo trucco che mi aiuta a selezionare i colori da usare.
Ovvero uso sei piombi a goccia colorati come zavorra, questo anche per diverse ragioni, vediamole:
Maggiormente uso dei piombi bianchi, questo perché il bianco è colore molto adescante per i polipi, e hanno una ragione in più per aggredire la mia totanara.
La ragione principale però è spezzare il colore dell'egi,mi spiego meglio; mi è capitato pescando a seppie che la seppia attaccava il piombo anziché la totanara, questo quando usavo un gamberone in prevalenza chiaro e un piombo scuro... o viceversa.
Quando questo accadeva sostituivo l'egi, mettendo un colore che si avvicinava a quello del piombo e così facendo avevo più catture.
Prima si usava il tradizionale piombo scorrevole, e la montatura era una sorta di "carolina rig", montando il piombo a goccia, invece, viene molto più facile e veloce sostituirlo.
Il piombo viene sostituito anche per il peso, questo quando ci serve peso in modo da raggiungere distanze maggiori oppure scendendo di peso se desideriamo e avere la maggior sensibilità, sempre in base alle correnti del mare.

Prede alternative:


Pescando le seppie su fondali sabbiosi, possiamo incappare in altri cefalopodi quale il polipo, oppure molto raramente lungo la costa jonica metapontina il calamaro.
Pescando con le totanare può capitare  di catturare anche dei pesci, i pesci più probabili sono i pesci piatti, in primis la torpedine (ATTENZIONE pesci cartilaginei simile alle razze che come arma di difesa producono elettricità).






Luminescenza e pulizia della totanara

Ci sono strumenti utili per semplificare la nostra azione di pesca,  le lampadine uv caricano le nostre totanare fosforescenti molto velocemente e si possono trovare in commercio a pochi euro.
Un'altro strumento molto utile è lo spazzolino, (es.spazzolino da denti) è molto utile per pulire il cestello delle totanare da residui di tentacoli o da alghe.
Io mi sono appropriato dello spazzolino del rasoio elettrico di casa e l'ho attaccato alla  lampada uv, credo che sia una bell'idea per avere a portata di mano questi gadget. :-)


Millerighe, le totanare tutte Italiane di casa Molix.

Millerighe è un artificiale eclettico e facile da utilizzare. Il cestello di aghi in carbonio “smooth bend” garantisce sicurezza in ferrata, riducendo al minimo il rischio di recidere i tentacoli del predatore. Le colorazioni offerte sono traslucide e particolarmente realistiche. La forma particolare della deriva consente un’azione erratica dell’esca e un perfetto bilanciamento a ogni richiamo.


Evoluzione del modello precedente, si è guadagnato la sua meritata fama di cacciatore di Cefalopodi. IlMillerighe EVO è disponibile nelle misure 2.5 e 3.0, presenta dei gusci innovativi (Chrome, Gold, Red, Glow e Rainbow) con maggiori riflessi. Sono rivestiti con i nuovi tessuti Keimura, filato in grado di conferire all’esca maggiori tonalità e riverberi sensibili ai raggi UV. I cestelli di aghi sfalsati in carbonio sono stati migliorati e ingranditi per ottenere un maggior bilanciamento anche in condizioni di pesca difficili. Gli occhi olografici a “gemma”, con contorno GLOW, insieme alla bordatura nella parte inferiore danno all’esca un aspetto più accattivante e visibile anche in condizioni di poca luce.


P.S.  ho fatto il copia e incolla dal sito della Molix, non mi andava di scrivere tutta la pappardella :-P


Conclusioni: 

La pesca della seppia con le totanare è una tecnica che quasi tutti noi pescatori della fascia jonica conosciamo, in quest'articolo non ci sono enormi contenuti tecnici, però spero di essere d'aiuto ai neofiti o magari che qualche mia esperienza possa essere d'aiuto, ora stacco perché devo andare a cucinare una linguina, l'ingrediente principale ve lo lascio immaginare!!! :-D :-D :-D






lunedì 27 luglio 2015

XXI Gara di pesca Scanzano Jonico, memorial Mario Salvatore (Report)

La "tradizione" si definisce tale quando si rispecchia in un evento che si ripete nel corso degli  anni e che viene tramandato da generazione in generazione...
Io credo che sia molto importanti portare avanti una tradizione, specialmente se appartiene al proprio paese d'origine, questo per conservare la propria identità e sentirsi attaccati alla propria terra.
Nel mio paese (Scanzano Jonico) si porta avanti la tradizionale gara annuale di pesca al pesce azzurro.
Anche se non è una pesca che pratico assiduamente, dopo la prematura scomparsa Mario Salvatore (il presidente del circolo pescatori dilettanti LUNA ROSSA), mi sono ripromesso di partecipare sempre a quest'evento e mi piacerebbe vedere sempre più gente partecipare a questa gara per riportare la gara di pesca di Scanzano  all'antico splendore; credo sia anche un modo per onorare le persone che non ci sono più e si sono sempre prodigate per divertirsi e far divertire.
Insomma, un tempo la gara di pesca era un evento molto atteso dai pescatori locali e dei paesi vicini, poi la sera, con la degustazione del pesce accollava anche i cittadini e i turisti.
Spero vivamente che questa giornata di "festa della pesca" possa ritornare a splendere.

Dopo questa mia introduzione parliamo ora dei numeri della gara; a differenza dell'anno scorso (dove quasi la totalità delle catture sono stati sugarelli), quest'anno si sono pescati anche sgombri, serra e qualche tonnetto. Purtroppo la media (pro capite) è stata di 1.700 kg.
Il peso complessivo è stato di 58.411 kg ad opera di 34 pescatori.
I 34 pescatori erano suddivisi su 14 imbarcazioni:

1. Team Mezzapesa
2. Team Scarascia Nicola
3. Team Scarascia Bruno
4. Team Lascaro
5. Team Valluzzi
6. Team Gianciotta 
7. Team Stasi
8. Team Di Gilio
9. Team Buonfiglio
10. Team Torzella
11. Team Mariano
12. Team Brunetti
13. Team Fittipaldi
14. Team Frammartino


I premi della gara di pesca si sono estesi  fino al 4° posto e come consuetudine viene premiato anche il pesce più grande.



Mezzapesa è il vincitore del premio "big fish"
vincendo con un tonnetto di 500g
Il 4° posto  se lo aggiudicano un team familiare
composto da Carlo Di Gilio e Marco Dattoli
Totalizzando  3.100 kg pro capite












Ora inizia il podio, dove vede trionfare
il veterano Nicola Scarascia assieme
a Donato Cordasco totalizzando
3.400 kg pro capite








































Il secondo posto è stato conquistato dal team Frammartino, totalizzando 3.666 kg pro capite, una particolarità è che nel team ha pescato una ragazza, Katia Pellitta, la compagna dell'attuale presidente Leonardo Salvatore.
E' molto bello vedere ragazze che amano e partecipano ad eventi di pesca, questo dà una bell'immagine a questa passione nella speranza che sempre più anche il gentil sesso viene attirato dalla pesca sportiva, come succede in altre realtà.
Il team ha totalizzato 3.666 kg pro capite.


Anche il primo posto ha qualcosa di particolare, perché quest'anno ha vinto la XXI gara di pesca il team Stasi, un team capitanato dal primo membro dell'associazione di pesca Carmine Stasi.
Il team ha totalizzato 3.760 kg procapite.


Come sempre questa gara si è svolta in un clima amichevole, i giudici di gara sono stati Domenico Gianciotta e Leonardo Aliano...
Come sempre la gara di pesca è gratuita ed accessibile a tutti, basta avere a disposizione un'imbarcazione.
L'appuntamento è al prossimo anno, non mancate!