domenica 27 luglio 2014

XX gara di pesca sportiva, Memorial Mario Salvatore, Domenica 27 Luglio 2014

Da vent'anni a questa parte la gara di pesca in barca a Scanzano Jonico è un appuntamento che avviene in piena estate, si può tranquillamente  affermare che questo tipo di gara di pesca fa' parte della tradizione scanzanese, io credo che noi giovani appassionati di pesca dobbiamo tenere in vita questa tradizione, non solo per: divertirci, tutelare e valorizzare il mare, ma anche per ricordare le persone che non ci sono più è che hanno scritto pezzi di storia di questa nostra passione nel nostro bel paesello.
Infatti questa edizione non poteva non essere dedicata al presidente del circolo LUNA ROSSA a.s.d. di Scanzano Jonico Mario Salvatore che è venuto a mancare prematuramente quest'inverno.



Report di gara



L'appuntamento con i pescatori era alle 4:30 presso l'alaggio barche di Scanzano, dove i vari concorrenti venivano omaggiati del cappellino celebrativo della xx' edizione, purtroppo c'era una forte battuta e si è scelto di fare uscire a pesca i vari pescatori il prima possibile.




















La gara quindi inizia alle 5:00 del mattino, i pescatori si sono sfidati secondo queste semplici e storiche regole:
*Vince chi prende il maggior peso di pesci
*Ai fini del punteggio, il pescato si divide equamente tra i vari componenti di una barca
*Per una questione di sicurezza, l'unico pesce non valido è la trascina
*I bambini al di sotto dei 10 anni non devono essere considerati come partecipanti
*Viene premiato il pesce più grande





Mentre noi giudici di gara eravamo a riva, riceviamo notizia che la specie che ha fatto da padrona durante tutto il corso della gara è stato il sugarello, infatti, tranne un serra (premiato come pesce più grande) si sono pescati esclusivamente loro.







Come da regolamento la gara doveva terminare alle 11:00, ma, data la minaccia di maltempo la fine della gara è stata anticipata alle 10:00, anche se', contrario a tutti i bollettini meteo, è stata una giornata stupenda.
A me' piace pensare che qualcuno da lassù ci abbia dato una mano.


Questi sono stati i punteggi raggiunti dalle imbarcazioni:


  CAPO BARCA     N°. PARTECIPANTI    KG TOT.      KG PRO CAPITE

Stasi C.                             3                             17.000               5.666    
Valluzzi G.                         2                              12.000               6.000
Scarascia N.                     3                             17.900               5.960
Scarascia B.                     1                               11.100               11.100
Lascaro R.                        3                            12.900                4.300
Pollini E.                          2                               1.100                0.550



Big fish                                                                       Pesce serra



Quindi, il vincitore della ventesima edizione della gara di pesca sportiva è stato Bruno Scarascia, che si aggiudica una bella canna da traina offerta da; AGRI JONICA di Pancaro Anna Teresa




E' stata l'ultima barca ad arrivare, quella che si è classificata seconda, capitanata da  Giuseppe Valluzzi che porta a casa coppa, cappellino e t-shirt



La terza posizione, invece, è stata occupata dal team di Nicola Scarascia, egli porta a casa anche il premio "big fish", anche se il big fish in questione è stato un serra di pochi etti..
premio "big Fish"

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Questo è stato il pesce più grande della gara





I giudici di gara: 

Leonardo Salvatore (presidente del circolo LUNA ROSSA)
Saverio De Angelis
Leonardo Aliano
Mimmo Gianciotta














Ringraziamenti:

Si ringraziano gli sponsor che hanno dato una grossa mano nella riuscita dell'evento; AGRI JONICA di Pancaro Anna Teresa, TARSIA infissi & arredamenti e IMER s.r.l.

Si ringrazia Leonardo Salvatore, per aver permesso la gara di pesca in memoria del  padre, il caro Mario Salvatore.

Si ringraziano inoltre tutti i partecipanti della ventesima edizione della gara di pesca e chi ha dato una mano, loro hanno onorato la memoria del nostro presidente in una giornata all'insegna dello stare insieme e della sportività.



Conclusioni: 

Voglio ricordare che questa gara è stata totalmente gratuita per i partecipanti, si è organizzata anche per la voglia di stare assieme e per valorizzare il nostro mare.
Io personalmente darò sempre una mano per le gare future, perché, come ho scritto prima, questa gara di pesca fa' parte della tradizione scanzanese, e prenderne parte: sia come concorrente,  come "aiutante" o semplicemente come spettatore dovrebbe farci sentire più "Scanzanesi"...
Con questo ultimo mio pensiero vi lascio a qualche altro scatto della gara.









Tutti i vincitori della ventesima edizione della gara!

Stasi team

















Foto di gruppo finale

venerdì 18 luglio 2014

Spinning alla regina di montagna, ritorno alle origini...

Ero poco più di un bambino quando ascoltavo i racconti di spinning alla trota di mio zio Enzo di San Giorgio Lucano, rimanevo incantato nell'ascoltare come descriveva la bellezza delle trote che popolavano il Sinni e il Frida, ma rimanevo  ancor più incantato nell'immaginare la bellezza dei nostri torrenti montani, aiutato anche dal famosissimo cartone animato "Sampei"...

Da lì a poco tempo durante le estati passate dai nonni sempre a San Giorgio Lucano iniziai a lasciar perdere i soliti ma divertentissimi cavedani del Sarmento per dedicarmi alla Fario,  all'epoca la vedevo come un pesce fantastico, la voglia di vederla e toccarla con mano non mi faceva dormire la notte.
Le prime trote autoctone le presi nel torrente Frida,  la loro bellezza rispecchiava in pieno i racconti dello zio come anche posti incantevoli che si visitano praticando lo spinning in torrente, raggiungevo quei posti grazie a famigliari e amici più grandi.
Crescendo, estate dopo estate le visite ai nonni si facevano più rare e piano piano mi iniziai ad allontanare da questi luoghi fantastici dove regnava la pace e la tranquillità, anche perché cresceva anche la voglia di confrontarmi con altri predatori di valle e d'acqua salata, avevo scordato la bellezza e il fascino che un piccolo torrente mi regalava....










Qualche settimana fa' con un gruppo di amici ci siamo organizzati per fare una scampagnata in montagna, abbiamo deciso di passare una giornata all'insegna della carne arrostita allietata da del buon vino paesano nel bellissimo bosco magnano del parco nazionale del Pollino.
Nel bosco passa il torrente Frida e ovviamente non potevo non portarmi una canna da spinning, il risultato è stato che sono sparito tutta la mattinata  in cerca di quel pesce che dipingeva i miei sogni di quand'ero bambino, devo dire che appena ho preso la prima trota è stato bellissimo, sono tornato indietro di 14/15 anni, ricordavo bene l'emozione che provai, l'emozione di un ragazzino fissato con la pesca, certo era solo una trotella comune, ma mi emozionava tantissimo,ero tornato bambino, ero felice.
























Le due settimane che si sono susseguite le ho volute dedicare alla ricerca di questo predatore, senza grosse pretese e senza andare in cerca del big fish, solo con la voglia di immergermi in una natura pura per rilassarmi e riscoprire quelle sensazioni di pace che spesso non si trovano in tanti luoghi.
Questa volta però ho cercato altri posti, un po' per visitare "alieuticamente" la mia regione, un po' per il gusto di andarmi a trovare io le trote. Il fiume che ho scelto per svolgere la mia battuta di pesca è l'Agri all'altezza di Grumento (PZ) , proprio quel fiume che mi ha regalato tantissime soddisfazioni in foce mi ha continuato a regalare gioie anche a 100 km più a monte.



Devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito dal numero di Fario autoctone che popola questo fiume, gli strike non sono mancati ed oltre alle tante Fario è uscita anche un'Iridea molto vivace.





NOZIONI BASE:
Ovviamente io non sono assolutamente un trotaiolo, però conosco alcune piccole regole base per poter effettuare una battuta di spinning alle trote con successo nei piccoli torrenti.

*La trota è un pesce molto "timido" quindi è importantissimo occultarsi alla sua vista avvicinandosi al torrente senza far rumore e a volte risulta proficuo lanciare da qualche metro in più di distanza.

*La trota ha una buona vista, si dice che quando riusciamo a vederne una, lei ci ha già visti, quindi è molto utile vestirsi mimetici o almeno con un vestiario che ci aiuta a non essere visti, quindi vestiti scuro e poco sgargianti.

*Nei torrenti, la trota è sempre rivolta con il muso a monte, quindi sempre per il discorso dell'occultamento, risulterà più proficuo lanciare da valle verso monte, quindi quando andiamo a trote impostiamo la nostra escursione sempre controcorrente.

*Questa forma di spinning in torrente si può praticare con successo massimo in due persone, i più esperti consigliano (se si è in due) di dividersi tratti di torrenti per batterli in solitaria, ma io preferisco farmi una camminata con un buon amico.

*Nello spinning in torrente si cammina molto, infatti in uno spot si fanno 5/6 lanci se non si prende nulla significa che non c'è la trota o semplicemente ci ha percepito, continuare a pescare li risulterà inutile.

*La precisione del lancio è molto importante, la trota ama nascondersi vicino le pietre per poi attaccare le proprie prede che gli passano vicino con aggressività, quindi lanciamo vicino ad ostacoli naturali per esempio; grosse pietre, radici ecc... inoltre preferisce l'acqua ben ossigenata quindi la possiamo trovare subito dopo dove l'acqua compie delle piccole rapide (raschi).



ATTREZZATURA
Abbiamo pescato con:
Canna: molix skirmjam MSK-C-662ML 5-14g 198cm
Questa canna modernissima è risultata estremamente sensibile nello gestire piccoli minnows, ma  è la leggerezza e  la precisione di lancio contraddistinguono questa serie di canne eccezionali.
Esche: Oltre agli intramontabili martin 2/3/4 abbiamo usato con successo dei micro jerk bait e anche se non abbiamo preso delle big, ci hanno permesso di prendere gli esemplari più belli, parlo del Audace 65 (Molix),
Jubarino (molix) e jerk 50mm wise minnow (x-bait).
Come sempre in qualsiasi contesto di pesca mi affido quasi esclusivamente a Molix.
Questa azienda tutta italiana, anche se è sul mercato solo negli ultimi dieci anni permette a tantissimi pescasportivi (sia Italiani, ma ormai di tutto il mondo) di utilizzare sempre attrezzi all'avanguardia ed esce originali e di qualità e sopratutto molto molto adescanti.






CONCLUSIONI
Per concludere, ho voluto raccontare questo aneddoto della mia vita perché più andiamo avanti,  più la pesca aiutata dai social network sta' diventando sempre più un attività utilizzata per sentirsi "persone importanti", valori realmente importanti come il rispetto, l'amicizia e l'educazione non vengono quindi esaltati.

Per quando riguarda l'importanza delle prede, indubbiamente i grossi predatori marini o dei laghi affascinano e trasmettono forti emozioni, ma a volte anche pesci più piccoli pescati in posti stupendi riservano delle emozioni  stupende.

Magari molti non rimarranno impressionati come per una grossa spigola, un bass over size o un grosso tonno rosso, ma io credo che la cosa davvero importante della pesca sono le emozioni che rimangono dentro ognuno di noi, credo che chi pesca con tanta passione mi può capire benissimo, la pesca è una cosa bellissima che deve essere condivisa e rispettata, ecco perché quando scrivo di pesca, la protagonista principale è la pesca...

Ripeto ancora una volta quello che ho scritto sopra, io non sono assolutamente un trotaiolo, lo scopo di questo articolo è di dare qualche suggerimento a chi si avvicina a questa forma di spinning,  ma sopratutto far riscoprire questa variante dello spinning, anzi questa di forma di spinning "classica" molto bella, anche se spesso viene snobbata.
Poi, sono dell'idea, sopratutto per i pescatori d'acqua salata, che trascorrere una giornata in posti fantastici con aria fresca e buona (sopratutto nelle calde giornate estive) rappresenta veramente una bella esperienza.