domenica 14 febbraio 2016

Ritorno al fiume, dalla spigola al cavedano (spinning ultraleggero)

Negli ultimi anni si parla spesso di spinning ultraleggero, sono diverse le metodologie che si applicano su attrezzature di potenza di pochi grammi, basti pensare al light rock fishing o al trout area, che, negli ultimi anni riscuotono molto successo, questo anche perché sono tipologie di spinning molto divertenti.
Io adoro pescare con attrezzatura ultraleggera, ma mi piace pescare in fiumi e torrenti; uno dei primi pesci che non mi faceva dormire la notte quando ero bambino era il cavedano.
Andavo a pescarlo  in estate dai nonni in collina oppure al mio paese andavo con la bicicletta invece di fare i compiti su quell'odioso sussidiario che le maestre ci costringevano a comprare.
Ero poco più di un bambino, quei piccoli rotantini da 2.000 lire erano artificiali che custodivo gelosamente e tornavo sempre a casa bagnato per recuperarli da sopra gli alberi.
Quando vado a pescare nel fiume mi rilasso un sacco e sono consapevole di praticare una forma di spinning che posso affermare che fa' parte della storia alieutica italiana.



Il cavedano; conosciamolo meglio:


 Cavedano (squalius squalus) Questo è il nome latino del nostro cavedano il "cavedano italico", si è scoperto recentemente che questo differisce dal cavedano europeo (squallius cephalus), la differenza sostanziale sta' nel colore rossastro delle pinne ventrali e anali di quest'ultimo.
Questo pesce è molto diffuso in italia, questo perché si adatta a tante condizioni di corrente e riesce a tollerare sia la salinità dell'acqua e sia l'inquinamento, grazie a queste caratteristiche anche se la maturità sessuale arriva molto tardi (3-4 anni) non preoccupa per quanto riguarda la sua "conservazione" nelle nostre acque.


Di solito lo spinning ultraleggero è una prerogativa di chi pesca trote e cavedani nei torrenti, spesso (tranne in alcune zone) questa pesca avviene lontano dal mare. Però si può praticare anche a pochi km dal mare, ovviamente difficilmente troveremo trote (tranne alcune zone) ma si sostituiranno ad altri predatori come spigole o pesci serra (nei fiumi più grandi) ed in primavera ci si diverte con la risalita delle cheppie; quest'ultimi due predatori si affrontano meglio con attrezzatura un tantino più potente.
L'anello di congiunzione di tutto il fiume è appunto il nostro amato cavedano; un pesce di scarso valore alimentare, ma un pesce importante per la pesca sportiva, il cavedano è il pesce d'acqua dolce più pescato di tutta italia.

Ho voluto intitolare questo scritto "il ritorno al fiume"perché mi piacerebbe veder valorizzare quei tratti di fiume vicino al mare, perché vengono spesso snobbati (al sud italia). cosa che non accadeva 10/15 anni fa', quando il fiume era vivo di gente che scendevano per pescare i cefali o le anguille in primavera. Io ero un ragazzino, ma vivevo un atmosfera diversa, non riesco a spiegarlo a parole, ma più di qualcuno riuscirà a capirmi.
Ora invece, quando cammino lungo il mio fiume, vedo solo extracomunitari e molta sporcizia, con questo non voglio fare il razzista però era tutto più bello se si tornava ad apprezzare i nostri fiumi, sono una risorsa che abbiamo sotto casa che molti ignorano le possibilità; di divertimento e di catture!

La pesca a spinning: 


Nei fiumi lucani, pescando ultraleggero, affronteremo la nostra battuta di pesca con attrezzature simili a quelle che usiamo per pescare le trote, fondamentalmente non è molto difficile questa pesca,  lanceremo le nostre esche dove pensiamo che stazionino i predatori.
Da premettere che quest'anno è un eccezione, si sono riscontrate temperature quasi primaverili, perciò mi è stato possibile pescare in condizioni che di solito le ritrovo ad aprile/maggio.



L'azione di pesca è la classica per questa tecnica, nei piccoli fiumi si tenderà a pescare vicino a buche o a zone dove i pesci trovano riparo, in zone con poca corrente, nei periodi più freddi preferiremo piccoli minnow, che faremo lavorare verso il fondo per quando riguarda il cavedano, per le spigole, invece, dobbiamo tenere sempre presente il concetto che io reputo una delle "chiavi" per insidiarla...
Ovvero; dovremo far lavorare la nostra esca dove la spigola può predarla con meno dispendio di energie e ovviamente dove la preda trova difficoltà nell'occultarsi o muoversi.
Quindi;  ridosso di uno scalino, in un cambio di corrente dopo un raschio, in una zona torbida del fiume... per citare qualche situazione.
Ci sono anche situazioni quando con l'alta marea, branchi di sardella entrano nel fiume spinti dalla corrente, oppure il fiume e pieno di avanotti di cefali o altre specie stanziali,  molti serra entrano con arroganza per predare come se non ci fosse un domani, in questo caso piccoli jerk ci fanno divertire non poco, ma questa è un altra storia...
Nei tratti di fiume a carattere più torrentizio i piccoli rotantini rimangono delle esche molto catturanti, un esca di reazione classicissima ma sempre efficienti.



















Ho pescato con: 


Skirmjan Trout hunter MSK-T-70ML            
Ho scelto questa canna perché rappresenta un ottimo compromesso per gestire esche di tipologia diversa, e si può utilizzare in torrenti e piccoli fiumi con caratteristiche diverse, inoltre  tutta la serie trout hunter è contraddistinta da un azione più fast rispetto alle canne di vecchia concezione, questo ci dà una mano nell'uso di esche siliconiche, precisione di lancio e reattività in fase di jerking...
Io credo che questa canna sia una delle canne più versatili per questa tipologia di spinning.


Sotto la skirm, ho montato un mulinello di taglia 2000 e come filo ho usato la treccia  9 lb,(ultra light game di Molix)  ho preferito non scendere tanto con la treccia, perché volevo più sicurezza nel caso di pesci importanti.

Terminale: Fluorocoated Molix 0.21

Le catture sono state effettuate con i classici rotantini martin (2,3,4,) audace 55 (Molix) e t-jerk 80 (Molix)


Conclusioni:



 L'intendo principale di questo scritto è di far conoscere le possibilità di un corso d'acqua, questo per poterlo valorizzare e per aumentare il bagaglio tecnico di ognuno di noi, queste parole per molti pescatori sono scontate, per altri però, possono essere uno spunto per fare esperienze nuove; i pescatori di mare, di solito guardano il mare per capire come poter catturare un pesce, ma a volte per catturare la tanto agognata spigola o semplicemente per divertirsi basta voltarsi per trovare un nuovo mondo, un mondo, magari un tantino più banale rispetto al mare, ma sicuramente un nuovo libro infinito da dove imparare. Peace&love&buonapesca!