martedì 20 settembre 2016

WTD90T (Tarpon) Molix & Jack Fin.

Il wtd 90T di certo non è un artificiale di nuova concezione, ma è un piccolo wtd davvero molto interessante...
Quest' esca, proprio come la versione 150 è stata sviluppata e creata da Molix in collaborazione con Jack Fin un'azienda che si occupa di creare piccole opere d'arte, parlo di artificiali handmade davvero eccezionali.
Grazie a questa collaborazione si è potuto creare queste esche che sono sviluppate industrialmente per  poi essere lavorate a mano, in questo modo si è potuto ottenere sia i benefici della produzione seriale,  sia i benefici del lavoro artigianale sopratutto per quanto riguarda la bellezza e la cura dei dettagli.

Antonio Laporta con una splendida spigola
che non ha saputo resistere al fascino di
questo wtd.

Caratteristiche:

Peso: 10g
Lunghezza: 9cm
Queste sono le dimensioni di questo piccolo gioiellino, ma è fatto di un solido corpo in abs rafforzato ulteriormente da un armatura passante in acciaio inox "full wire".

Test e caratteristiche  in pesca:

In pesca ho avuto la fortuna di utilizzarlo su diversi predatori pelagici come: lecce, serra e lampughe.
Si è comportato egregiamente, le ancorette si sono dimostrate all'altezza di quest'esca.
I pesci serra sembrano gradire in particolar modo quest'esca, ma credo che un po' tutti i pesci l'apprezzano.

Il recupero di quest'esca risulta abbastanza semplice, merito della disposizione dei pesi e dello scafo. Anche recuperato con un azione da pensil mi ha permesso di catturare due bellissime lampughe da riva.
Ovviamente stiamo parlando di un esca di 9 grammi che risulterà più prestante con un attrezzatura consona a un esca di queste fattezze.






Alcune catture variegate delle varie specie di predatori
 che possiamo trovare sulle lungo le nostre spiagge.


I pesci serra adorano particolarmente
quest'esca tant'è che non aspettano il loro
turno per aboccare.

Considerazioni finali: 



Ho avuto modo di confrontarmi con molte persone che hanno usato questo wtd, sia pescatori di mare che d'acqua dolce dove è risultato molto appetibile sopratutto dai boccaloni.
Quindi credo di poter affermare che quest'esca potenzialmente sia catturante un po' su tutti i predatori,
Consiglio di usarla con canne ad azione fast con treccia di 15 lb, ovviamente si può usare e manovrare perfettamente anche con attrezzatura più potente, però per ovvie ragioni di peso con una canna proporzionata si possono avere solo benefici.

lunedì 1 agosto 2016

XXll Gara di pesca sportiva Scanzano Jonico ( IL REPORT)


Tradizione.

Quando parlo della gara di pesca di Scanzano Jonico ripeto sempre l'importanza della tradizione, voglio essere ripetitivo perché credo che le tradizioni raccontino la storia di un popolo, voglio essere ripetitivo perché è grazie alle tradizioni che si conserva una propria "identità territoriale" ma voglio essere ripetitivo perché questa gara racconta la storia di un gruppo di pescatori che diversi anni fa' hanno istituito un' associazione di pesca che vive ancora oggi; quindi credo che posso asserire che anche la gara racconta la storia di Scanzano Jonico.
Andare a pescare non è solo prendere pesce, ma è anche un modo di divertirsi con la famiglia e con gli altri, almeno così dovrebbe sempre essere,  l'associazione "Stella Maris" esiste da tanto ormai ed è fantastico vedere andare a pescare insieme diversi generazioni.


La tradizionale gara di Scanzano Jonico negli ultimi anni, purtroppo è seguita di meno rispetto a qualche tempo fa' per diverse ragioni, alcune legate  al numero di soci che sono diminuiti e altre legate a questa tecnica di pesca che viene praticata sempre meno.
E proprio per questi motivi che sono orgoglioso di chi ha partecipato; chi ha partecipato a questa gara l'ha fatto sopratutto per i principi sani che questa "competizione" vuole trasmettere; voglia di stare insieme, voglia di onorare la tradizione di Scanzano e sopratutto pescare per divertirsi.




Numeri della gara

Quest'anno hanno gareggiato 30 pescatori suddivisi in 12 imbarcazioni, sono stati pescati circa 40 kg di pesce totale (sgombri, lanzardi, sugarelli).
Sono stati premiati i primi 4 ed è stato premiato il pesce più grande.

*4 posto Il quarto posto è stato assegnato al team di Leonardo Salvatore (l'attuale presidente del circolo)
Totalizzando 1600 punti pro capite, in questo team ha partecipato e anche quest'anno a premio l'unica ragazza della gara, Katia Pellitta.
*3 posto è stato assegnato al team Gianciotta, (dove ero presente anch'io) e abbiamo totalizzato 1700 punti pro capite

I primi due posti sono stati confermati dagli specialisti del naccarello...

*2 Team Valluzzi totalizzando ben 4050 punti pro capite.

* 1 Il primo posto è stato assegnato, per la seconda volta di fila, al team Stasi con ben 5000 punti pro capite.

E stato premiato anche il pesce più grande, un sugarello di 259 grammi vinto dal team Torzella.




Ringraziamenti:


Grazie ai giudici di gara: Leonardo Aliano, Domenico Gianciotta; al presidente Mario Salvatore e a quanti hanno preso parte anche quest'anno a quest'evento.
I ringraziamenti vanno anche alle aziende che hanno finanziato l'evento:






L'appuntamento con la gara di pesca di Scanzano torna l'anno prossimo, ma probabilmente si pensa a qualche altro contest da natante qui' a Scanzano Jonico, rimanete in onda e buona pesca a tutti!!! :-)






lunedì 25 luglio 2016

XXll GARA DI PESCA SPORTIVA A SCANZANO JONICO (Domenica 31 Luglio 2016)

Uno dei motivi principali che spinge una persona a praticare la pesca sportiva è sicuramente il relazionarsi con gli altri pescatori; infatti la pesca è uno sport che se praticata in maniera sana è molto utile alla socializzazione.
Relazionarsi con un gruppo di persone unite da un fine comune è davvero molto bello anche se stiamo parlando di una gara "sociale".
Ci sono anche tantissimi altri motivi perché la pesca è molto amata e riscuote tanti consensi, ma la giornata del 31 vuole essere un giorno dedicato ai pescatori locali, una giornata che si ripete da 22 anni. 
Posso affermare a cuor leggero che la gara di pesca con i sabiki è ormai una tradizione Scanzanese, partecipare per noi appassionati pescatori diventa un appuntamento immancabile, personalmente non è una tecnica di pesca che pratico con assiduità, ma le sensazioni che provo in attesa di questa competizione sono davvero molto belle. 
L'anno scorso hanno partecipato 14 imbarcazioni e una quarantina di pescatori, quest'anno se ne contano di più. 
L'iscrizione è come sempre gratuita e ci sono in palio diverse attrezzature da pesca, il regolamento è molto semplice e lo potete leggere nella locandina.



Quindi credo che domenica sarà una grande giornata all'insegna: della pesca sportiva, dell'amicizia e di onorare una tradizione... la nostra tradizione! Ma anche per onorare la memoria di Mario Salvatore il nostro presidente del circolo Luna Rossa, scomparso poco più di un anno fa'.

Non ho altro da aggiungere, sabato sera non fate tardi perché domenica la sveglia suona presto,
in culo alla balena a tutti!!!




Questo è il report della passata edizione clicca QUI

domenica 14 febbraio 2016

Ritorno al fiume, dalla spigola al cavedano (spinning ultraleggero)

Negli ultimi anni si parla spesso di spinning ultraleggero, sono diverse le metodologie che si applicano su attrezzature di potenza di pochi grammi, basti pensare al light rock fishing o al trout area, che, negli ultimi anni riscuotono molto successo, questo anche perché sono tipologie di spinning molto divertenti.
Io adoro pescare con attrezzatura ultraleggera, ma mi piace pescare in fiumi e torrenti; uno dei primi pesci che non mi faceva dormire la notte quando ero bambino era il cavedano.
Andavo a pescarlo  in estate dai nonni in collina oppure al mio paese andavo con la bicicletta invece di fare i compiti su quell'odioso sussidiario che le maestre ci costringevano a comprare.
Ero poco più di un bambino, quei piccoli rotantini da 2.000 lire erano artificiali che custodivo gelosamente e tornavo sempre a casa bagnato per recuperarli da sopra gli alberi.
Quando vado a pescare nel fiume mi rilasso un sacco e sono consapevole di praticare una forma di spinning che posso affermare che fa' parte della storia alieutica italiana.



Il cavedano; conosciamolo meglio:


 Cavedano (squalius squalus) Questo è il nome latino del nostro cavedano il "cavedano italico", si è scoperto recentemente che questo differisce dal cavedano europeo (squallius cephalus), la differenza sostanziale sta' nel colore rossastro delle pinne ventrali e anali di quest'ultimo.
Questo pesce è molto diffuso in italia, questo perché si adatta a tante condizioni di corrente e riesce a tollerare sia la salinità dell'acqua e sia l'inquinamento, grazie a queste caratteristiche anche se la maturità sessuale arriva molto tardi (3-4 anni) non preoccupa per quanto riguarda la sua "conservazione" nelle nostre acque.


Di solito lo spinning ultraleggero è una prerogativa di chi pesca trote e cavedani nei torrenti, spesso (tranne in alcune zone) questa pesca avviene lontano dal mare. Però si può praticare anche a pochi km dal mare, ovviamente difficilmente troveremo trote (tranne alcune zone) ma si sostituiranno ad altri predatori come spigole o pesci serra (nei fiumi più grandi) ed in primavera ci si diverte con la risalita delle cheppie; quest'ultimi due predatori si affrontano meglio con attrezzatura un tantino più potente.
L'anello di congiunzione di tutto il fiume è appunto il nostro amato cavedano; un pesce di scarso valore alimentare, ma un pesce importante per la pesca sportiva, il cavedano è il pesce d'acqua dolce più pescato di tutta italia.

Ho voluto intitolare questo scritto "il ritorno al fiume"perché mi piacerebbe veder valorizzare quei tratti di fiume vicino al mare, perché vengono spesso snobbati (al sud italia). cosa che non accadeva 10/15 anni fa', quando il fiume era vivo di gente che scendevano per pescare i cefali o le anguille in primavera. Io ero un ragazzino, ma vivevo un atmosfera diversa, non riesco a spiegarlo a parole, ma più di qualcuno riuscirà a capirmi.
Ora invece, quando cammino lungo il mio fiume, vedo solo extracomunitari e molta sporcizia, con questo non voglio fare il razzista però era tutto più bello se si tornava ad apprezzare i nostri fiumi, sono una risorsa che abbiamo sotto casa che molti ignorano le possibilità; di divertimento e di catture!

La pesca a spinning: 


Nei fiumi lucani, pescando ultraleggero, affronteremo la nostra battuta di pesca con attrezzature simili a quelle che usiamo per pescare le trote, fondamentalmente non è molto difficile questa pesca,  lanceremo le nostre esche dove pensiamo che stazionino i predatori.
Da premettere che quest'anno è un eccezione, si sono riscontrate temperature quasi primaverili, perciò mi è stato possibile pescare in condizioni che di solito le ritrovo ad aprile/maggio.



L'azione di pesca è la classica per questa tecnica, nei piccoli fiumi si tenderà a pescare vicino a buche o a zone dove i pesci trovano riparo, in zone con poca corrente, nei periodi più freddi preferiremo piccoli minnow, che faremo lavorare verso il fondo per quando riguarda il cavedano, per le spigole, invece, dobbiamo tenere sempre presente il concetto che io reputo una delle "chiavi" per insidiarla...
Ovvero; dovremo far lavorare la nostra esca dove la spigola può predarla con meno dispendio di energie e ovviamente dove la preda trova difficoltà nell'occultarsi o muoversi.
Quindi;  ridosso di uno scalino, in un cambio di corrente dopo un raschio, in una zona torbida del fiume... per citare qualche situazione.
Ci sono anche situazioni quando con l'alta marea, branchi di sardella entrano nel fiume spinti dalla corrente, oppure il fiume e pieno di avanotti di cefali o altre specie stanziali,  molti serra entrano con arroganza per predare come se non ci fosse un domani, in questo caso piccoli jerk ci fanno divertire non poco, ma questa è un altra storia...
Nei tratti di fiume a carattere più torrentizio i piccoli rotantini rimangono delle esche molto catturanti, un esca di reazione classicissima ma sempre efficienti.



















Ho pescato con: 


Skirmjan Trout hunter MSK-T-70ML            
Ho scelto questa canna perché rappresenta un ottimo compromesso per gestire esche di tipologia diversa, e si può utilizzare in torrenti e piccoli fiumi con caratteristiche diverse, inoltre  tutta la serie trout hunter è contraddistinta da un azione più fast rispetto alle canne di vecchia concezione, questo ci dà una mano nell'uso di esche siliconiche, precisione di lancio e reattività in fase di jerking...
Io credo che questa canna sia una delle canne più versatili per questa tipologia di spinning.


Sotto la skirm, ho montato un mulinello di taglia 2000 e come filo ho usato la treccia  9 lb,(ultra light game di Molix)  ho preferito non scendere tanto con la treccia, perché volevo più sicurezza nel caso di pesci importanti.

Terminale: Fluorocoated Molix 0.21

Le catture sono state effettuate con i classici rotantini martin (2,3,4,) audace 55 (Molix) e t-jerk 80 (Molix)


Conclusioni:



 L'intendo principale di questo scritto è di far conoscere le possibilità di un corso d'acqua, questo per poterlo valorizzare e per aumentare il bagaglio tecnico di ognuno di noi, queste parole per molti pescatori sono scontate, per altri però, possono essere uno spunto per fare esperienze nuove; i pescatori di mare, di solito guardano il mare per capire come poter catturare un pesce, ma a volte per catturare la tanto agognata spigola o semplicemente per divertirsi basta voltarsi per trovare un nuovo mondo, un mondo, magari un tantino più banale rispetto al mare, ma sicuramente un nuovo libro infinito da dove imparare. Peace&love&buonapesca!