martedì 4 novembre 2014

GROSSO SQUALO (CAPOPIATTO) TROVATO SULLE COSTE DEL METAPONTINO!!!


Sembrava una tranquilla mattinata di pesca, invece io e il mio amico Carlo Di Gilio abbiamo trovato morto sulla spiaggia uno squalo di 3 metri di lunghezza, della specie "capopiatto" (almeno io credo che sia di questa specie)...
Ignoriamo le cause del decesso, il pesce è grandissimo,  se corrisponde alla specie "capopiatto" stiamo parlando di un pesce d'età media...
Ora vi lascio alle foto:











Ovviamente abbiamo subito chiamato la guardia costiera che ha mandato due veterinari, hanno fotografato questo esemplare per accertarsi sulla specie.
Il comune di Scanzano jonico provvederà a spostare di lì la carcassa.

venerdì 31 ottobre 2014

In tutte le zone d'Italia ci sono gli spinner...

In tutte le zone d'Italia ci sono quei ragazzini che si avvicinano al mondo dello spinning, mi è capitato di vedere una foto di un ragazzetto che posava con una spigola di pochi etti morta, era la sua prima spigola!
Con la foto c'erano poche righe, leggendo quelle parole dopo aver visto la foto si riuscivano a sentire quelle emozioni che hanno fatto parte di tutti noi spinner più datati.
La cosa che mi inorridì e vedere tante persone attaccare quel ragazzo additandolo di aver trattenuto un pesce (superiore alle misure minime),  altrettanta gente lo additava per aver fotografato un pesce morto... Ovviamente il resto dei commenti era di gente ché; chi più gentilmente e chi meno, imponeva il rilascio o il non rilascio, insomma imponeva il suo modo di pensare!!! ...

In tutte le zone d'Italia ci sono quei pescatori che escono su fb dal nulla, essi scrivono delle parole bellissime, appaiono con i migliori marchi addosso e li mettono in bella mostra, chi più e chi meno postano delle foto cattura, per carità bellissime!
Poi sopra queste catture si inizia a leggere un papiro (tipo questo che sto' scrivendo io), in questo scritto "sacro" si legge di una smisurata passione, di un rispetto incredibile delle prede, di perle tecniche e di un senso dell'acqua smisurato!!!
Io personalmente leggendo alcune cose ho creduto che questi "Auto top Angler" ai pesci gli lanciano le medicine!!!
Vabbè, io sono dell'idea che ognuno ha il sacrosanto diritto di esprimersi come vuole, rispettando gli altri..
Il problema fondamentale di questi pescatori che ho descritto per ultimi è che spessissimo è gente che ha 1/2 o 3 anni di esperienza (i più tosti) per quanto riguarda lo spinning...
E gran merito delle prede che prendono ( se' non tutto il merito) lo devono alla loro "lecchinagine" verso persone che li hanno portati a pescare insegnandogli spot, artificiali e trucchi imparati sul campo.
Per questa categoria di pescatori il pubblico "facebokkiano" commenta le loro foto elogiando il  pescatore, la maggior parte di questi utenti non li conoscono nemmeno, anche perché con i conoscenti non possono fare gli spinner vissuti, dato che non lo sono...

In tutte le zone d'Italia ci sono quelli che non hanno interesse a parlare del proprio "IO", quelli, che le persone delle proprie zone di pesca li conoscono benissimo, un po' perché CI SONO SEMPRE STATI, ma sopratutto perché andando a pescare e relazionandosi con tanta gente, nel corso di tanti anni hanno imparato il vero significato della parola "RISPETTO".
 E non lo sto' a spiegare qui', chi ha capito di cosa parlo lo sa' benissimo.

Considerazioni personali:
Nella vita o si è zuppa o pan bagnato e lasciando stare quello che ognuno scrive o dice, ma ognuno di noi, in cuor suo sa' che tipo di pescatore è...
La cruda realtà e che; sia i ragazzetti alle prime esperienze,  sia quelli che "ci sono sempre stati" hanno lo stesso valore, solo che i secondi hanno maturato più esperienza.
I ragazzetti; che non sono tutti, attenzione, sono quelli che vanno a pesca per pura e con tanta passione hanno la stima dei veterani, e viceversa, i veterani stimano i ragazzetti perché sono identici a loro, solo che hanno l'esperienza dalla loro parte.
Insomma, il saper prendere un pesce rende un pescatore più abile, non una persona migliore.

Quelli delle "belle parole e super rispetto" invece, sono proprio quelli che MORTIFICANO i ragazzetti, per rendersi "importanti" e LECCANO IL CULO ai veterani per arrivare ai risultati senza spaccarsi il culo.
In realtà loro, furbamente usano la lingua come un metodo per arrivare ai frutti senza zappare la terra.
Quello che ancora non hanno capito è che pendere i pesci fa' di un pescatore, un bravo pescatore...
Ma è L'EDUCAZIONE e il RISPETTO che fa' di un pescatore un grande pescatore.
Anche il rispetto per la natura, ovviamente!,  però, non può esistere il rispetto di un pesce senza aver rispetto delle persone.
Ecco perché questa gentaglia, tutto quello che fa', lo fa' per AUTO CELEBRARSI e per farsi NOTARE da qualcuno.
Come sempre questa è una mia disamina, ognuno ha il sacrosanto diritto di fare quello che gli piace, anche dire o scrivere stronzate.

Per me' un grande pescatore è quello che a differenza se pesca o cappotta passa e fa' passare una bellissima giornata di pesca a chi gli sta' attorno.
Per quanto mi riguarda non ho bisogno ne interesse di scrivere a quale categoria di persone appartengo.
Fatevi un esame di coscienza prima di fare qualsiasi cosa, e come sempre: "le sfide si fanno con chi sta' dall'altra parte della lenza, non con chi vi sta' affianco".

P.S. Io una spigola da 600/700g la uccido e la porto a casa con me', questo perché cucinata al cartoccio e accompagnata con un buon bicchiere di vino bianco è la fine del mondo!!!

domenica 27 luglio 2014

XX gara di pesca sportiva, Memorial Mario Salvatore, Domenica 27 Luglio 2014

Da vent'anni a questa parte la gara di pesca in barca a Scanzano Jonico è un appuntamento che avviene in piena estate, si può tranquillamente  affermare che questo tipo di gara di pesca fa' parte della tradizione scanzanese, io credo che noi giovani appassionati di pesca dobbiamo tenere in vita questa tradizione, non solo per: divertirci, tutelare e valorizzare il mare, ma anche per ricordare le persone che non ci sono più è che hanno scritto pezzi di storia di questa nostra passione nel nostro bel paesello.
Infatti questa edizione non poteva non essere dedicata al presidente del circolo LUNA ROSSA a.s.d. di Scanzano Jonico Mario Salvatore che è venuto a mancare prematuramente quest'inverno.



Report di gara



L'appuntamento con i pescatori era alle 4:30 presso l'alaggio barche di Scanzano, dove i vari concorrenti venivano omaggiati del cappellino celebrativo della xx' edizione, purtroppo c'era una forte battuta e si è scelto di fare uscire a pesca i vari pescatori il prima possibile.




















La gara quindi inizia alle 5:00 del mattino, i pescatori si sono sfidati secondo queste semplici e storiche regole:
*Vince chi prende il maggior peso di pesci
*Ai fini del punteggio, il pescato si divide equamente tra i vari componenti di una barca
*Per una questione di sicurezza, l'unico pesce non valido è la trascina
*I bambini al di sotto dei 10 anni non devono essere considerati come partecipanti
*Viene premiato il pesce più grande





Mentre noi giudici di gara eravamo a riva, riceviamo notizia che la specie che ha fatto da padrona durante tutto il corso della gara è stato il sugarello, infatti, tranne un serra (premiato come pesce più grande) si sono pescati esclusivamente loro.







Come da regolamento la gara doveva terminare alle 11:00, ma, data la minaccia di maltempo la fine della gara è stata anticipata alle 10:00, anche se', contrario a tutti i bollettini meteo, è stata una giornata stupenda.
A me' piace pensare che qualcuno da lassù ci abbia dato una mano.


Questi sono stati i punteggi raggiunti dalle imbarcazioni:


  CAPO BARCA     N°. PARTECIPANTI    KG TOT.      KG PRO CAPITE

Stasi C.                             3                             17.000               5.666    
Valluzzi G.                         2                              12.000               6.000
Scarascia N.                     3                             17.900               5.960
Scarascia B.                     1                               11.100               11.100
Lascaro R.                        3                            12.900                4.300
Pollini E.                          2                               1.100                0.550



Big fish                                                                       Pesce serra



Quindi, il vincitore della ventesima edizione della gara di pesca sportiva è stato Bruno Scarascia, che si aggiudica una bella canna da traina offerta da; AGRI JONICA di Pancaro Anna Teresa




E' stata l'ultima barca ad arrivare, quella che si è classificata seconda, capitanata da  Giuseppe Valluzzi che porta a casa coppa, cappellino e t-shirt



La terza posizione, invece, è stata occupata dal team di Nicola Scarascia, egli porta a casa anche il premio "big fish", anche se il big fish in questione è stato un serra di pochi etti..
premio "big Fish"

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Questo è stato il pesce più grande della gara





I giudici di gara: 

Leonardo Salvatore (presidente del circolo LUNA ROSSA)
Saverio De Angelis
Leonardo Aliano
Mimmo Gianciotta














Ringraziamenti:

Si ringraziano gli sponsor che hanno dato una grossa mano nella riuscita dell'evento; AGRI JONICA di Pancaro Anna Teresa, TARSIA infissi & arredamenti e IMER s.r.l.

Si ringrazia Leonardo Salvatore, per aver permesso la gara di pesca in memoria del  padre, il caro Mario Salvatore.

Si ringraziano inoltre tutti i partecipanti della ventesima edizione della gara di pesca e chi ha dato una mano, loro hanno onorato la memoria del nostro presidente in una giornata all'insegna dello stare insieme e della sportività.



Conclusioni: 

Voglio ricordare che questa gara è stata totalmente gratuita per i partecipanti, si è organizzata anche per la voglia di stare assieme e per valorizzare il nostro mare.
Io personalmente darò sempre una mano per le gare future, perché, come ho scritto prima, questa gara di pesca fa' parte della tradizione scanzanese, e prenderne parte: sia come concorrente,  come "aiutante" o semplicemente come spettatore dovrebbe farci sentire più "Scanzanesi"...
Con questo ultimo mio pensiero vi lascio a qualche altro scatto della gara.









Tutti i vincitori della ventesima edizione della gara!

Stasi team

















Foto di gruppo finale

venerdì 18 luglio 2014

Spinning alla regina di montagna, ritorno alle origini...

Ero poco più di un bambino quando ascoltavo i racconti di spinning alla trota di mio zio Enzo di San Giorgio Lucano, rimanevo incantato nell'ascoltare come descriveva la bellezza delle trote che popolavano il Sinni e il Frida, ma rimanevo  ancor più incantato nell'immaginare la bellezza dei nostri torrenti montani, aiutato anche dal famosissimo cartone animato "Sampei"...

Da lì a poco tempo durante le estati passate dai nonni sempre a San Giorgio Lucano iniziai a lasciar perdere i soliti ma divertentissimi cavedani del Sarmento per dedicarmi alla Fario,  all'epoca la vedevo come un pesce fantastico, la voglia di vederla e toccarla con mano non mi faceva dormire la notte.
Le prime trote autoctone le presi nel torrente Frida,  la loro bellezza rispecchiava in pieno i racconti dello zio come anche posti incantevoli che si visitano praticando lo spinning in torrente, raggiungevo quei posti grazie a famigliari e amici più grandi.
Crescendo, estate dopo estate le visite ai nonni si facevano più rare e piano piano mi iniziai ad allontanare da questi luoghi fantastici dove regnava la pace e la tranquillità, anche perché cresceva anche la voglia di confrontarmi con altri predatori di valle e d'acqua salata, avevo scordato la bellezza e il fascino che un piccolo torrente mi regalava....










Qualche settimana fa' con un gruppo di amici ci siamo organizzati per fare una scampagnata in montagna, abbiamo deciso di passare una giornata all'insegna della carne arrostita allietata da del buon vino paesano nel bellissimo bosco magnano del parco nazionale del Pollino.
Nel bosco passa il torrente Frida e ovviamente non potevo non portarmi una canna da spinning, il risultato è stato che sono sparito tutta la mattinata  in cerca di quel pesce che dipingeva i miei sogni di quand'ero bambino, devo dire che appena ho preso la prima trota è stato bellissimo, sono tornato indietro di 14/15 anni, ricordavo bene l'emozione che provai, l'emozione di un ragazzino fissato con la pesca, certo era solo una trotella comune, ma mi emozionava tantissimo,ero tornato bambino, ero felice.
























Le due settimane che si sono susseguite le ho volute dedicare alla ricerca di questo predatore, senza grosse pretese e senza andare in cerca del big fish, solo con la voglia di immergermi in una natura pura per rilassarmi e riscoprire quelle sensazioni di pace che spesso non si trovano in tanti luoghi.
Questa volta però ho cercato altri posti, un po' per visitare "alieuticamente" la mia regione, un po' per il gusto di andarmi a trovare io le trote. Il fiume che ho scelto per svolgere la mia battuta di pesca è l'Agri all'altezza di Grumento (PZ) , proprio quel fiume che mi ha regalato tantissime soddisfazioni in foce mi ha continuato a regalare gioie anche a 100 km più a monte.



Devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito dal numero di Fario autoctone che popola questo fiume, gli strike non sono mancati ed oltre alle tante Fario è uscita anche un'Iridea molto vivace.





NOZIONI BASE:
Ovviamente io non sono assolutamente un trotaiolo, però conosco alcune piccole regole base per poter effettuare una battuta di spinning alle trote con successo nei piccoli torrenti.

*La trota è un pesce molto "timido" quindi è importantissimo occultarsi alla sua vista avvicinandosi al torrente senza far rumore e a volte risulta proficuo lanciare da qualche metro in più di distanza.

*La trota ha una buona vista, si dice che quando riusciamo a vederne una, lei ci ha già visti, quindi è molto utile vestirsi mimetici o almeno con un vestiario che ci aiuta a non essere visti, quindi vestiti scuro e poco sgargianti.

*Nei torrenti, la trota è sempre rivolta con il muso a monte, quindi sempre per il discorso dell'occultamento, risulterà più proficuo lanciare da valle verso monte, quindi quando andiamo a trote impostiamo la nostra escursione sempre controcorrente.

*Questa forma di spinning in torrente si può praticare con successo massimo in due persone, i più esperti consigliano (se si è in due) di dividersi tratti di torrenti per batterli in solitaria, ma io preferisco farmi una camminata con un buon amico.

*Nello spinning in torrente si cammina molto, infatti in uno spot si fanno 5/6 lanci se non si prende nulla significa che non c'è la trota o semplicemente ci ha percepito, continuare a pescare li risulterà inutile.

*La precisione del lancio è molto importante, la trota ama nascondersi vicino le pietre per poi attaccare le proprie prede che gli passano vicino con aggressività, quindi lanciamo vicino ad ostacoli naturali per esempio; grosse pietre, radici ecc... inoltre preferisce l'acqua ben ossigenata quindi la possiamo trovare subito dopo dove l'acqua compie delle piccole rapide (raschi).



ATTREZZATURA
Abbiamo pescato con:
Canna: molix skirmjam MSK-C-662ML 5-14g 198cm
Questa canna modernissima è risultata estremamente sensibile nello gestire piccoli minnows, ma  è la leggerezza e  la precisione di lancio contraddistinguono questa serie di canne eccezionali.
Esche: Oltre agli intramontabili martin 2/3/4 abbiamo usato con successo dei micro jerk bait e anche se non abbiamo preso delle big, ci hanno permesso di prendere gli esemplari più belli, parlo del Audace 65 (Molix),
Jubarino (molix) e jerk 50mm wise minnow (x-bait).
Come sempre in qualsiasi contesto di pesca mi affido quasi esclusivamente a Molix.
Questa azienda tutta italiana, anche se è sul mercato solo negli ultimi dieci anni permette a tantissimi pescasportivi (sia Italiani, ma ormai di tutto il mondo) di utilizzare sempre attrezzi all'avanguardia ed esce originali e di qualità e sopratutto molto molto adescanti.






CONCLUSIONI
Per concludere, ho voluto raccontare questo aneddoto della mia vita perché più andiamo avanti,  più la pesca aiutata dai social network sta' diventando sempre più un attività utilizzata per sentirsi "persone importanti", valori realmente importanti come il rispetto, l'amicizia e l'educazione non vengono quindi esaltati.

Per quando riguarda l'importanza delle prede, indubbiamente i grossi predatori marini o dei laghi affascinano e trasmettono forti emozioni, ma a volte anche pesci più piccoli pescati in posti stupendi riservano delle emozioni  stupende.

Magari molti non rimarranno impressionati come per una grossa spigola, un bass over size o un grosso tonno rosso, ma io credo che la cosa davvero importante della pesca sono le emozioni che rimangono dentro ognuno di noi, credo che chi pesca con tanta passione mi può capire benissimo, la pesca è una cosa bellissima che deve essere condivisa e rispettata, ecco perché quando scrivo di pesca, la protagonista principale è la pesca...

Ripeto ancora una volta quello che ho scritto sopra, io non sono assolutamente un trotaiolo, lo scopo di questo articolo è di dare qualche suggerimento a chi si avvicina a questa forma di spinning,  ma sopratutto far riscoprire questa variante dello spinning, anzi questa di forma di spinning "classica" molto bella, anche se spesso viene snobbata.
Poi, sono dell'idea, sopratutto per i pescatori d'acqua salata, che trascorrere una giornata in posti fantastici con aria fresca e buona (sopratutto nelle calde giornate estive) rappresenta veramente una bella esperienza.









mercoledì 23 aprile 2014

Black Minnow FIIISH, inshore e freshwater

Sono sempre stato dell'idea di utilizzare artificiali che mi consentono di catturare più pesce possibile, questo perché vivo in una zona geografica dove, diciamocelo, non si hanno tanti strike...
Dopo diversi mesi che ho utilizzato queste esche in silicone penso che sia arrivato il momento di buttare giù due righe in proposito...

Cosa sono i Black Minnow


I b.m. non sono altro che dei pesciolini in silicone piombati, sono assemblati in tre parti: testa, amo e shad in silicone...

L'azienda che li produce è la "FIIISH" Francese e sono importati dall'azienda Italiana  Old Captain s.r.l., quindi è un prodotto di ottima qualità e di produzione europea.

Diverse sono le tecnologie applicate si quest'esca, ad iniziare dalla testa piombata che è provvista di un sistema di aggancio brevettato (PH2S) che non solo assicura una perfetta aderenza dello shad ma grazie allo snodo che si va' a formare con l'amo assicura un nuoto estremamente realistico.
Si può tranquillamente affermare che solo questo brevetto applicato su quest'esca la rende innovativa,  ma non finisce qui!, infatti l'amo ha una forma particolare (wide gap KROG) che riesce a celarsi perfettamente nel corpo del siliconico e aiuta (grazie alla particolare curvatura) il nuoto eccezionale che contraddistingue quest'esca.
Che dire del corpo in silicone... vi inviterei a toccare con mano un b.m. capirete da soli di cosa sto parlando.


Tutti i modelli del Black Minnow

Di Black minnow ne esistono di diversi tipi e si dividono in due rami: Shore e Off shore, ovviamente di diverse lunghezze e grammature per essere impiegate in tutte le situazioni che possono presentarci i nostri mari, fiumi e laghi.
Fondamentalmente per lo spinning "da terra" si utilizza il modello shore, però in alcune situazioni (per esempio; fondale molto alto dove l'angolazione canna/artificiale è molto pronunciata) si possono usare tranquillamente i modelli Off shore.
Ma non mi piace divulgarmi troppo, passiamo avanti...


Le prove in pesca

Spot sw: costa metapontina.
Spot fw: Fiume agri, Diga di Montecotugno , Diga di San Giuliano.






Ho voluto citare i luoghi dove ho pescato perché mi sembra corretto testare delle esche in spot normali, senza super spot della madonna, e senza pesci "di gabbia", insomma pescando a spinning nella maniera più pura...

Non voglio passare per uno che scrive sviolinate senza cognizione di causa, voglio ricordare che non è solo l'esca che fa' catturare una preda ma è il pescatore che sa': quando,come e
dove utilizzarla al meglio...

 L'artificiale "filosofale" non esiste, ma esistono artificiali che se usati bene danno la possibilità di catturare tanti pesci e di tante specie diverse,  io credo proprio che il Black Minnow è uno di questi!!!





Nel corso di diverse battute di pesca ho potuto notare e apprezzare le qualità del b.m., il più piccolino si è dimostrato determinante nella cattura di diverse spigole, pescando a lrf in notturna e allo stesso tempo molto efficace su bass svogliati...



                                                                                                                                                                                                         

Durante una battuta di pesca estiva ho voluto constatare (a mie spese) che anche i pesci serra gradiscono il black minnow... 









Pescare con "nuove" tipologie di artificiali è un po' come scoprire lati nuovi della nostra tecnica preferita; mi spiego meglio, pescare uno stesso predatore con lo stesso artificiale da molto tempo, senza provare ad insidiarlo in maniera diversa, secondo me' non accresce il nostro "bagaglio culturale" oltre a diventare monotono... 
Credo che diventi più gratificante e molto, molto più utile trovare sempre nuovi sistemi, così che in futuro potremo affrontare al meglio le situazioni che si presenteranno...


Tornando a parlare specificamente di quest'esca, credo che avrà un enorme successo, infatti da quando è disponibile sul mercato italiano si sono già visti diversi prodotti similari, questo sta' a testimoniare che questo prodotto è collaudatissimo fuori nazione, e piano piano lo diventerà anche da noi...
Io mi sono limitato ad usare i b.m. più appropriati per la pesca da terra, spero al più presto di poter uscire in barca per poter testare anche i modelli più hard!




giovedì 17 aprile 2014

Agri Jonica finalmente on line!!!

Nell'ultimo decennio la pesca a spinning in Basilicata ha avuto è sta' avendo una crescita costante, vedere sempre nuovi ragazzi che praticano con passione questa tecnica è davvero molto bello...


Una parte del merito va' anche al negozio Agri Jonica di Pancaro Anna Teresa, infatti credo di poter dire apertamente che è il negozio di articoli da pesca più fornito della regione e a detta di molti rappresentanti, è uno dei più forniti del sud Italia.
Con i suoi 500 mq di esposizione non si limita solo alle attrezzature per lo spinning, ma ci si può trovare praticamente tutto quello che si può impiegare in tutte le tecniche di pesca, attrezzatissimo per gli amanti della pesca sub e per la nautica.
Se poi ci allontaniamo dal mondo della pesca, sempre e solo da Agri Jonica si può scoprire il mondo dell'equitazione e l'affascinante mondo dell'acquariologia...
Oramai e risaputo in tutta la regione, per le attività alieutiche Agri jonica è il punto di riferimento...


Ma ora torniamo a parlare di pesca, Rocco Di Stefano è colui che gestisce Agri Jonica, questo ragazzo si è sempre impegnato per promuovere le tecniche emergenti sul territorio, infatti il negozio è stato sempre teatro di attività che portavano ad un confronto tra pescatori ed a un accrescimento delle esperienze di noi tutti...










                                                                                                                                                       




 "Da un grande potere derivano grandi responsibilità"                                                          cit. Zio Ben(spiderman)...
                                                                                                                                            

Io riformulerei questa frase cult dicendo che:"Da un grande negozio deriva un grande pescatore!"
Infatti Rocco è un eccellente pescatore  e potrà consigliare a chi si avvicina al mondo della pesca per la prima volta...



















Elencare tutti in marchi che tratta Agri Jonica è logorroico, perché in questo negozio sono presenti quasi TUTTIIIII!!!


Finalmente ora lo si può trovare on line per accederci basta cliccare QUI

Ora vi lascio con qualche scatto del negozio/reparto pesca...












   Altre info:
Via Rossini, 74   75020 Scanzano Jonico (Matera)
Tel: 0835.931500     E-mail: agri-jonica@libero.it
www.agri-jonica.it