venerdì 5 dicembre 2014

Spinning al tonno rosso, I "missili" del mediterraneo



Premessa:
 Lo spinning sulle mangianze è una pesca che ho sperimentato e perfezionato negli ultimi anni, questa pesca (lo spinning sui tonni rossi), in Italia, ha prese piede anch'essa nell'ultimo decennio...
Come in tutti i miei articoli non voglio avere la presunzione di "insegnare", ma voglio condividere le mie esperienze e il mio modo di fare spinning nelle mie zone.
Con l'augurio che quest'articolo possa essere d'aiuto per chi si avvicina al mondo della pesca con gli artificiali, sopratutto per lo spinning dedicato a questi "missili" marini.

L'importanza del "senso dell'acqua":
Fare strike su di una mangianza, da un punto di vista tecnico non è cosa assai difficile, il problema è trovare una mangianza e lanciare un artificiale che meglio possa imitare il pesce predato...
Ecco, io credo, che queste cose sono fondamentali per la riuscita della nostra pesca; recuperare in un certo modo, trovare la mangianza e saper scegliere un artificiale consono alla riuscita della nostra battuta di pesca.
Per riuscire ad "estrapolare" delle informazioni che ci aiutino a pescare, il nostro "senso dell'acqua" deve entrare in gioco, infatti i pescatori che hanno vissuto molte pescate in barca, anche se non sono mai stati spinner, hanno, inevitabilmente più chance di cattura.
Questa forma di spinning, però, credo che risulterà meno "difficile" per chi conosce il mare, si complica, invece,  per chi vuole buttarsi in questa avventura ma non ha molta esperienza in barca; ora parleremo di alcune cose fondamentali di questa tecnica, utili a chi si vuole avventurare per mare.
vediamole insieme:

SICUREZZA: Questa è la prima GRANDE nozione fondamentale per chi inizia a praticare il mare...
Il mare è quella cosa fantastica  ricca: di storia, mistero e bellezza, ma allo stesso tempo può diventare molto pericoloso.
Quindi; andiamo a pescare sempre in sicurezza e viviamolo con persone che hanno più esperienza di noi, almeno all'inizio.
Io dico sempre una cosa; "I pesci sono tantissimi, ma la vita è una sola!", quindi, quello che posso dire, anche se sono ancora un ragazzo di 27 anni è di non sfidiamo MAI il mare.


GLI UCCELLI MARINI: i nostri radar naturali:
Il mare è una distesa infinita d'acqua, e noi per natura non possediamo una vista megagalattica, ne siamo in grado di volare per poter "avvistare" i banchi di sardine a galla"...
Per questo tipo di pesca, i nostri alleati sono gli uccelli marini (gabbiani & co.). Loro diventano fondamentali per riuscire a scovare i grandi banchi di pesce...
Quindi, diventano i nostri "cani da caccia"... E' importantissimo prestargli attenzione e saper interpretare il loro volo, addirittura ci sono alcune gabbianelle emettono dei versi quando trovano i banchi.
In mare,(per esempio) guardando i gabbiani, possiamo capire se c'è stata attività di pesce, e questo lo si capisce quando si vedono un sacco di gabbiani posati tutti in un punto.
Oppure, quando vediamo qualche gabbiano che vola lentamente e molto in alto, possiamo capire che ha avvistato qualche "palla" di sarde, ma che ancora non è arrivata in superficie...
Quando abbiamo difronte questa situazione, quasi sicuramente si creerà una mangianza subito dopo.



LA SELEZIONE DELLE ESCHE:
La pesca nelle mangianze, consiste nel lanciare un artificiale in mezzo a decine, a volte centinaia di tonni che predano con ingordigia.
Quando ho praticato le mie prime uscite di pesca sui tonni, mi sono trovato in un periodo molto fortunato, ho avuto il piacere di "combattere" con molti pesci...
All'epoca avevo la ferma convinzione che questa pesca fosse estremamente banale, invece, uscita dopo uscita, ho capito che questi predatori sono dei pesce estremamente selettivi, capii che era molto importante usare artificiali molto simili alle loro prede naturali per indurli ad attaccare...
Sembrava assurdo vedere una mangianza incredibile di tonni che snobbava la mia esca, per poi attaccare con cattiveria quando gli presentavo qualcosa di diverso.
(Ogni tanto capitava qualche gradito e divertente ospite, come questa lampuga che ha assaggiò il mio s-popper.)
Dopo quell'evento mi sono ricreduto su questa forma di spinning, ho capito che per poter avere dei risultati non bisognava sottovalutare appunto questa forma di spinning, quindi confrontandomi sempre con altri pescatori e accumulando esperienza ho avuto l'onore di incrociarmi con questi predatori nelle diverse stagioni.

LE MIE ESCHE:
Io credo che le principali categorie esche da avere dietro sono: jig, stick bait e popper...
(non ho ancora sperimentato le esche in silicone per il tonno, spero di utilizzarle al più presto)

Queste in foto sono alcune mie esche, tranne l'SB 117 che nasce come stickbait da tonno, il resto ha bisogno della sostituzionedegli split ring e delle ancorette, preferendo gli ami (da tonno), mi sono affidato agli ami OMTD, e si sono dimostrati molto affidabili.

S-POPPER 110: questo popper è un esca molto versatile, parlai in un passato articolo dell'efficacia di questo popper sui pesci serra sia  usato di giorno sia in notturna; ora torno su quest'esca sottolineando anche la robustezza, una dote di primaria importanza per il tonno.
Il popper in alcune situazioni (per esempio quando i tonni predano su piccolissimi branchi di alici) può divenire l'esca che ci farà scappottare.

JUGULO: Quest'esca "metallica" è un punto di riferimento per questa categoria di esche, molto versatile in tutte le situazioni.

JS100S: Quest'ultimo stickbait (X-Bait) si è subito affermato tra i pescatori (miei conterranei) perché, come dico sempre ha la cosa più importante che serve ad un esca ossia la "catturanza" (non esiste questo termine, ma a me' piace chiamarla così), anch'esso, come l's-popper ha il corpo in abs ed è provvisto di una bell'armatura passante, armato a dovere è pronto ad affrontare il tonno più incazzato!
SB-117: Questo è uno stickbait nato esclusivamente per i tonni, ma credo che i progettisti Molix abbiano fatto un errore, quest'esca cattura di tutto!!!
Infatti un mio amico fraterno, Antonio Laporta (nella foto qui' sopra) con un SB (ancora prototipo) usato in scogliera  al secondo lancio, davanti gli occhi dei presenti  incanna e tira un bellissimo dentice.
L'anno seguente ha catturate anche grosse lecce amia.
Lui mi ha fatto capire quest'esca, rendendola protagonista assoluta con i grossi alletterati di fine primavera e infine, sui quei pesci, che quest'esca è stata concepita, i grossi tonni rossi.
 
ATTREZZATURE: 
In questa tecnica è importantissimo anche non lesinare sull'attrezzatura, orientandosi su' attrezzi di qualità, come per le canne bisogna usare quelle dedicate con almeno 7/8 kg di drag sulla canna, anche se io personalmente ho pescato con attrezzatura più leggera, è questo è sbagliatissimo, perché  avere un lungo combattimento con un tonno rosso comprometterebbe la vitalità.
Per quando riguarda il mulinello dobbiamo affidarci anche a taglie considerevoli con la frizione di almeno 10 kg (di potenza) e che possa imbobbinare almeno 280/300 mt di treccia da 50 lb. a salire.
Voglio ricordare che un tonno può arrivare a pesare anche 500 kg e oltre, non dico che con questa tecnica si può agganciare un pesce del genere, ma credo che c'è la probabilità di incontrare anche qualche over 80...
E se succede, bhè allora. sono uccelli senza zucchero!!! 


Conclusioni: 

Spero che questo mio scritto possa essere d'aiuto a chi si avvicina a questa forma di spinning molto adrenalinica, con questo auguro un grande "in culo alla balena" a tutti!!! 


                                                                                                                   




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